E’ un continuo cercarsi a intermittenza.

Come se non riuscissimo a smettere di pensarci. Lasciamo passare un po’ di tempo sperando che il ricordo svanisca, ma poi puntualmente uno dei due cede. Ogni volta si riapre un capitolo che non è mai stato chiuso.

Come una vecchia porta con la serratura rotta, che non si chiuderà mai del tutto. Se la guardi di notte può sembrarti chiusa, ma al mattino la luce dell’alba filtrerà di nuovo da quella piccola fessura per illuminare un po’ la penombra della stanza e dei nostri cuori. 

Come in una di quelle mattine di primavera in cui svegliandomi accanto a te in quella luce così fioca, quasi timida, vedo solo i tuoi occhi.

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